sabato 21 luglio 2007

Diritti civili a Roseto: ecco come si preannuncia il PD

Nel corso del Consiglio Comunale del 17 luglio scorso il Consigliere Comunale di Sinistra Democratica, Pasquale Avolio, ha illustrato una mozione per l’istituzione a Roseto degli Abruzzi di un registro delle unioni civili.
Si proponeva uno strumento di grande valore simbolico e di civiltà, che avrebbe avuto la funzione di riconoscere piena cittadinanza ai nuclei familiari che si sono costituiti non in forza del matrimonio religioso o civile, ma in presenza di solidi e duraturi vincoli affettivi o per reciproca assistenza morale e materiale.
Le conseguenze sul piano amministrativo sarebbero state limitate all’assistenza sociale.
Si trattava di una proposta sensata e ragionevole, con la quale si invitava il Consiglio a riconoscere nuove forme di convivenza ed a riscoprire il primato dell’amore e della solidarietà oltre i limiti del contratto scritto ed oltre il modello consolidato di famiglia.
Il Consigliere Comunale di Sinistra Democratica ha fatto presente che molte città, tra cui Pisa, Firenze, Empoli,Perugia, La Spezia, si sono dotate da un decennio di tale registro e altre ancora stanno seguendo questo esempio, ha ricordato che le unioni civili erano previste nel programma di Prodi, che i DS avevano appoggiato incondizionatamente la prima proposta di Grillini, poi quella dei PACS e dei DICO della Bindi e della Pollastrini, e che 60 deputati della Margherita, nonostante i moniti della CEI, avevano sottoscritto i DICO nella convinzione che i diritti civili non possono essere mai negati.
Con tali premesse e con una maggioranza schiacciante del centrosinistra in Consiglio comunale questa mozione non avrebbe dovuto incontrare nessun ostacolo, ma così non è stato.
Tre consiglieri dei DS hanno abbandonato l’aula e il capogruppo dello SDI Rosa nel Pugno non ha partecipato alla votazione per i suoiprincipi etico-religiosi .
Al voto hanno partecipato 15 consiglieri e il risultato è stato il seguente : 11 contrari (DS, Margherita, FI, AN), 2 favorevoli (Sinistra Democratica, Verdi-Comunisti italiani), 2 astenuti (SDI Rosa nel Pugno).
Il motivo principale della bocciatura è il seguente: si tratta di una proposta radicale che tende a spaccare la maggioranza.
I DS e la Margherita, con il loro voto contrario, hanno di fatto manifestato, sul delicato tema dei diritti civili, come si preannuncia a Roseto la nascita del Partito Democratico.

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