giovedì 5 luglio 2007

Le scuse non dovute - Intervento di Fulvia Bandoli

Secondo Fassino dovremmo tornare nel Pd ora che c'è Veltroni... e dovremmo anche chiedere scusa, a lui in particolare, perché non avremmo capito che lui e Veltroni dicono da sempre le stesse cose.
La svista di Piero è doppia: io penso infatti che Veltroni sia il più autentico interprete del Pd e con lui alla guida è ancora più chiaro dove va il Pd.

Veltroni è un po' fuori dal mucchio e la sua immagine è un pò meno logorata rispetto a quella di altri leader. Ma sul socialismo e sulla ricerca che esso continua a compiere per modificare le profonde ingiustizie della redistribuzione liberista, Veltroni ha messo una pietra tombale.

E' equidistante tra lavoratori e Confindustria; sulla laicità è parso attento a promettere, ma anche lui ha chiamato in causa "l'esasperato laicismo", che con i diritti civili o il testamento biologico non ha nulla a che vedere.
Ovviamente non torneremo indietro sul Pd; si stanno anzi ancora più chiarendo le ragioni per starne fuori... pretendere addirittura delle scuse mi pare quasi fuori dal mondo della politica! Per le idee diverse non ci si scusa, le idee si rispettano, si condividono, si combattono: ma sempre nella libertà.

Fassino ha voluto e fatto con la Margherita un partito unico di centro-sinistra, e tra poco Veltroni ne sarà incoronato segretario... dunque, secondo Fassino non era più necessario in Italia un partito della sinistra e del socialismo europeo.

Noi lo abbiamo detto, e non c'è niente di cui scusarsi.La nostra idea invece è che in Italia debba esserci un forte soggetto politico unitario della sinistra... sarebbe tempo che ciascuno si mettesse al lavoro sul proprio progetto, senza offendere l'intelligenza di nessuno.

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